SALA 2 “Carnevale in Barbagia e Folklore tradizionale”

Sala dedicata al Carnevale barbaricino, presente fin dal 1980 ed aveva costituito una novità regionale e nazionale nell’ambito delle esposizioni museali permanenti.
Il Carnevale barbaricino è un evento di elevato interesse etnologico per la Sardegna, in quanto trae le sue origini dall’ attenta osservazione del ciclo della natura e dall’ambiente agro pastorale in cui si diffonde.
Alcuni manichini indossano abiti tipici carnevaleschi e con passo di danza simulano una sfilata di Carnevale sono: i Thurpos e l’Eritaju di Orotelli, i BoesMerdules e Filonzana di Ottana, i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada e il Bundu di Orani che con le loro maschere facciali lignee, i campanacci e le pelli di pecora, costituiscono un esempio della persistenza di una serie di manifestazioni che affondano le radici nelle vicende lontane dei popoli del Mediterraneo.

STRUMENTI TRADIZIONALI

Strettamente legati ai costumi e al folklore sardo sono gli strumenti utilizzati dalle maschere durante le loro esibizioni: tamburi, triangoli, fisarmoniche, organetti, sonagli, corni e launeddas. Questi strumenti, fino a un recente passato, accompagnavano la quotidianità, oggi rendono animate e coinvolgenti le sfilate, non solo nel periodo di carnevale ma in ogni occasione si tengono tali manifestazioni.

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